DUE SERATE DI MARZO 2018
- 13/3/18 I GUSTONAUTI : I VINI DELLE ISOLE - A : SORSI E SFIZI DI PESSANO
- 22/3/18 GATTINARA E OSSOBUCO - AL : FONTANILE DI MELZO
1) - INIZIAMO CON LA SERATA A "SORSI E SFIZI" - 13/3/2018
Quello che vedete a fianco è Flavio, titolare e vera anima di Sorsi e Sfizi. Un locale che non ci ha mai deluso, in nessun senso. Ha una grande passione per il proprio lavoro e prova una gran soddisfazione nel risultato positivo di queste serate.
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Sicilia e Sardegna , vengono spesso definite: le isole maggiori. Ed è vero se consideriamo l’estensione geografica. Ma questo modo di accomunarle è errato, in realtà sono profondamente diverse, sia dal punto di vista storico che culturale. Non è compito nostro esaminare tutti gli aspetti che le differenziano. In questa pagina vogliamo solo sottolineare gli aspetti enologici, in particolare nella diffusione dei vitigni.
In Sicilia i vitigni autoctoni a bacca rossa sono il Nero d'Avola, il Frappato, il Nerello Mascalese e il Nerello Cappuccio, il Nocera e il Perricone . Tra i vitigni autoctoni a bacca bianca ricordiamo il Grillo, il Catarratto, il Carricante, il Damaschino, il Grecanico, la Malvasia di Lipari e lo Zibibbo (Moscato d'Alessandria). Ma soprattuttol'Inzolia. Notevole la presenza di vitigni internazionali, come Syrah, Chardonnay, Merlot e Cabernet Sauvignon In Sardegna I vitigni più coltivati sono gli autoctoni Cannonau, Monica, Carignano, Pascale e Bovale (autoctoni a bacca rossa). Nuragus, Vermentino e Malvasia di Sardegna (a bacca bianca), ma anche Trebbiano Toscano e Sangiovese. Come potete notare sono tutte uve diverse e anche quelle internazionali o di diffusione nazionali non si ripetono. Ciò che si ripete è il metodo di coltura al alberello, con ogni pianta protetta da un anello di pietre. Metodo tipico delle isole battute dal vento . Per il resto possiamo dire che la loro definizione giusta non è isole, ma continenti . I PIATTI
I FORMAGGI avevamo in tavola una serie di sette formaggi giustamente ordinati per grado di stagionatura, in modo da poter analizzare il giusto abbinamento fra stagionatura del formaggio e struttura del vino. Un esperimento molto interessante, che potremmo ripetere, anche perché io per la fame mi sono mangiato tutto il piatto di formaggi prima di poterli correttamente abbinare. Come al solito. Come ho detto : l'esperimento è da ripetere. PASTA 'NCASCIATA ALLA MESSINESE elenco di seguito gli ingredienti di una delle ricette, perché pare che in Sicilia ogni città abbia orgogliosamente la propria
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I VINI
Carignano Argiolas - il Carignano è un'uva conosciuta in tutto il mondo ma mi sembra che solo in Sardegna venga curata in modo tale da produrre vini con la qualità di questo- Nerello Etna Rosso - il Nerello appartiene a quella categoria di vini definiti "nobili" , che danno il massimo di sé solo in determinate zone. Nero d'Avola Saia - Il migliore della serata . Tutto quello che ci si aspetta da un buon vino rosso, con possibilità di ulteriore miglioramento, data la grande struttura, la buona alcolicità e la predisposizione all'invecchiamento dell'uva. Cannonau Naniha - Il Cannonau è un'uva chiamata in alcune regioni Alicante. curiosamente nella provincia di Alicante, dove è molto coltivata si chiama Garnacha. é un'uva che ho provato diverse volte in Spagna, tutte registrate con una scheda , in nessun caso mi sono entusiasmato. |
2) - SERATA AL FONTANILE GATTINARA E OSSOBUCO 22/3/2018
I PIATTI
Il brasato di Roberto non è un piatto nuovo, lo abbiamo già provato in altre occasioni. E' veramente buono . Vorrei descriverlo in una forma più ricca e ricercata, con espressioni originali e coinvolgenti. Ma basta dire questo: è veramente buono. E che dire della pizza bianca con il lardo? Credo che varrebbe la pena di fare una cena solo con quella portata, credo che non mi stancherei di mangiarla. |
IL NEBBIOLO
Quando si parla di uve importanti, spesso sono quelle Francesi - le cosiddette uve internazionali - a essere principalmente ricordate, in realtà anche in Italia - fra le tante e buone uve di questo paese - esiste un'uva che da oltre un secolo è entrata a fare parte di questa ristretta e prestigiosa categoria. Il Nebbiolo - i cui vini sono spesso definiti come “i vini dei re” così come “i re dei vini” - è quasi esclusivamente associato alla sua terra d'origine - il Piemonte e in particolare le Langhe - tuttavia è presente anche in altre regioni del nord Italia e più limitatamente in altri paesi del mondo. I principali rappresentanti di quest'uva sono certamente Barolo e Barbaresco - due vini che devono la loro fama e qualità sia alle loro zone di origine sia al Nebbiolo - senza dimenticare i vini della Valtellina in Lombardia e quelli della parte settentrionale del Piemonte e della Valle d'Aosta. IL GATTINARA avrei voluto scrivere qualcosa in più della solita scheda su questo vino, ma qualcuno mi aveva preceduto : l'impareggiabile Mario Soldati . Forse nessuno è riuscito a scrivere in un modo tanto poetico e colto del vino. Ho cercato in internet il testo di un racconto di Soldati :"Un sorso di Gattinara" non l'ho trovato completo, ma vi consiglio di leggerlo. Qui posso proporvene solo un breve passaggio. Arrivato a casa, trovo il Carletto ancora alzato, con il suo mezzo whisky. Dice: «Ragnatele? Indizio sicuro. Aria secca. Domani, tempo bello». «Così, finalmente, andremo a Gattinara» dico io. «E lei, per tutto l’autunno e per l’inverno finché proprio non gela, avrà qualche cosa di meglio del whisky». «Speriamo» mormora il Carletto, non troppo convinto. «Il vero Gattinara non esiste più. È un nome, così, come un altro. Un’etichetta. Roba truccata. Vino fatto coi fichi secchi e le carrube, che gli danno quel gusto maderizzato». Ma io credo ai nomi. Credo che, se si va in fondo a un nome, si trova sempre qualche cosa di genuino. Ingenuo ed ostinato, concludo: «Andremo proprio a Gattinara, e là vedremo un po’». |