LA COMPAGNIA DEI GUSTONAUTI SI E' RIUNITA PER DEGUSTARE E DISCORRERE DI BOLLICINE
era lunedì 21 ottobre 2013L'invito a partecipare alla serata ci è pervenuto da una news-letter di "Sorsi & Sfizi", un locale dove evevamo già passato una piacevole serata.
Eravamo: Io, Emi, Giuseppe e il signor Cerea. Due rappresentanti della Compagnia e due dei Gourmet , in questo caso considero me stesso dei Gourmet per pareggiare il conto. Siamo stati spinti soprattutto dalla curiosità per una nuova esperienza con un nuovo gruppo e dal desiderio di fare qualcosa dopo i lunghi mesi di inattività. Dire che siamo soddisfatti è poco, per questo sarebbe bastata la competenza e chiarezza di esposizione del relatore, ma considerando la degustazione, il locale molto intimo che ha favorito la concentrazione e l’ambiente simpatico in cui immediatamente ci siamo trovati a nostro agio, siamo usciti veramente contenti Il locale è il ristorante “Sorsi & Sfizi” dove già siamo stati in altre occasioni a cui vi rimando con questo link. Fabio, il titolare è un sommelier AIS , per cui niente di strano che il ristorante abbia una ricca e stimolante carta dei vini. L’associazione che ha organizzato la serata si chiama “Compagnia dei Gustonauti”, un gruppo di amici, come il nostro, appassionati del vino e molto ben disposti ad accettare nuove adesioni. Potete esaminare il loro sito QUI. La serata è stata organizzata in due fasi 1) Didattica, 2) Degustazione. Nella prima fase il relatore ha dato un quadro sufficientemente approfondito del mondo delle bollicine, i diversi tipi di preparazione, produzione, contenuto di alcool ecc. , molto interessante, alleggerito nel finale da un divertente test da risolvere sul momento. Il nostro risultato è stato: OTTIMO. La seconda fase , sicuramente più piacevole ci ha dato modo di degustare ottimi vini ben presentati. Per questo si possono consultare le schede. L’unico aspetto negativo è che nel nostro gruppo non siamo abituati a degustare senza un vero abbinamento, insomma, vogliamo anche mangiare. Ma sto scherzando, i Gustonauti organizzano anche convivi dove non si fanno mancare nulla. Credo però che dovremo abituarci a questa procedura, infatti anche nelle degustazioni dell’AIS (Associazione Italiana Sommelier) è questa la prassi, la degustazione è separata dalla fase gastronomica Passiamo infine alla descrizione dei vini in degustazione Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G. Brut Aneri Abbiamo partecipato a questa serata in 4 : Io, Giuseppe, Emi e il signor Cerea. Abbastanza incuriositi dal taglio didattico dell'incontro. Molti del nostro gruppo non hanno neppure preso in considerazione l'idea, quando hanno saputo che non era prevista la cena: "Ma come? Non vi danno niente da mangiare?" , sembrava fossimo condannati alla reclusione in un campo di concentramento. Naturalmente sto esagerando, però è vero che nelle serate del nostro gruppo abbiamo sempre dato per scontato che l'abbinamento con i cibi fosse indispensabile. Noi quattro, fortunati partecipanti, siamo invece usciti molto soddisfatti dall'andamento della serata, abbiamo tutti, chi più chi meno, imparato qualche cosa di nuovo sul mondo delle bollicine. Il primo vino in degustazione è stato un Prosecco. Già più volte ho detto che il Prosecco è uno dei vini che mi sono più simpatici, lo dicevo ben prima che diventasse tanto di moda, e la cosa non mi stupisce affatto : è un vino di pronta beva che raccoglie simpatie anche fra giovani e donne, con un leggero contenuto zuccherino, nelle tipologie dry ed extra dry. Nel nostro caso abbiamo bevuto un BRUT, molto secco, con caratteristiche di freschezza eccezionali, una gran stimolazione della saliva. Ma andiamo con ordine . Alla vista è verdolino tendente al paglierino , quasi brillante, con bollicine fitte e persistenti. Al naso ha espresso il meglio di se, complesso e persistente, dal floreale bianco fino alle erbe aromatiche, passando per biancospino, mela, pera, per terminare con salvia e timo. Veramente piacevole ed invitante, ogni volta che portavo al naso il bicchiere notavo sempre nuovi aromi . In bocca è molto piacevole , fresco , poco caldo , poco pastoso ed abbastanza sapido. Bollicine stimolanti senza essere troppo invadenti. Tutti i vini della serata sono stati acquistati dal sommelier relatore alla Metro, in enoteca il loro prezzo è più alto del 30-40%. L'azienda Aneri è una ditta familiare nata circa venti anni fa, produce principalmente Amarone e Prosecco, ossia due vini opposti per tipologia e clientela , il primo è per appassionati di vino, disposti a pagare certe cifre, il secondo per un pubblico giovane scarsamente propenso a spendere. La prima bottiglia di questo Prosecco venne bevuta dal titolare Giancarlo Aneri in compagnia di Giorgio Bocca, Enzo Biagi ed Indro Montanelli, in casa di Giorgio Bocca. Il Gotha del giornalismo. Champagne Premier Cru Philbert et Fils La produzione dello Champagne è forse la più soggetta a regolamenti, norme e disciplinari , che potrebbero far sembrate troppo burocratica quella che nell'immaginario popolare viene vista come un'arte . In realtà produrre vino significa rispettare regole ben precise , che lasciano comunque spazi amplissimi all'immaginazione , all'estro , alla cultura ed all'esperienza del "vigneron". Gran parte di queste norme nacquero intorno al 1668 quando Dom Pérignon entra nell’abbazia di Hautvillers come economo, a lui si ispira tutta l'enologia moderna. Una premessa non inutile per far capire i motivi per cui alla degustazione di uno Champagne mi accosto sempre con un certo rispetto. Atteggiamento assolutamente giustificato dalla qualità di questa Primere Cru . Nel bicchiere si presenta cristallino, paglierino/dorato molto trasparente. Bellissimo il perlage , bollicine fitte e che risalvono in veloci colonne verso la superficie, sembrano un fuoco d'artificio, qualcuno dei presenti ha detto "una jacuzzi", divertente definizione. Il profumo non era così vivace come il precedente Prosecco, ma sempre intenso e complesso : fiori gialli, erbe aromatiche per finire distintamente con vaniglia. Complesso e fine. Alla bocca sprigiona una grande intensità gustativa : il perlage è avvolgente ed esalta i sapori e le sensazioni. E' caldo e pastoso, sapido, persistente ed equilibrato. Gli aggettivi si sprecano, ma sono tutti doverosi. Giustamente ha ottenuto i voti più alti della serata . Varrebbe la pena di accompagnarlo con un piatto delicato di pesce. Mi stupisce che tutto ciò si sia ottenuto con uno Chardonnay in purezza. Franciacorta D.O.C.G. Cuvée Imperiale "Vintage" millesimato 2006 - Guido Berlucchi Come spesso accade nelle serate di degustazione troviamo una gradita sorpresa (il Prosecco Aneri), un grande vino (lo Champagne Philbert & Fils) e, purtroppo , una delusione. Questa sera l'incomodo giudizio è caduto su questa etichetta, che a malincuore devo censire. Il mio imbarazzo è dato soprattutto dal gran nome del produttore, Guido Berlucchi, che insieme a Franco Ziliani negli anni '50 ha sviluppato il metodo classico in Franciacorta, dando inizio ad uno dei movimenti più ricchi di qualità e successo della moderna enologia italiana. Dopo le parole di elogio devo parlare delle sensazioni del vino, purtroppo poche, nessuna negativa, è vero, ma da una "Cuvee Imperiale" è lecito aspettarsi di più che una normale bottiglia da brindisi di compleanno. E' soprattutto al naso che abbiamo tutti avuto una delusione, gli aromi erano troppo deboli ed evanescenti. Abbiamo provato a dargli tempo per farlo aprire un po', ma con risultato negativo, anzi, mi sembra che i deboli aromi che avevo notato al primo naso sono andati via via sfumandosi. Bello all'aspetto e gradevole in bocca, ma è troppo poco. Il relatore della serata era particolarmente deluso da questo risultato, ci ha spiegato come la stessa etichetta una settimana prima avesse dato risultati ottimi. Durante l'interessante lezione abbiamo accennato all'importanza dei lieviti nella produzione del vino. I lieviti sono gli organismi che danno inizio alla fermentazione del mosto, pertanto sono assolutamente indispensabili , senza di essi il vino non esisterebbe. Vivono ell'atmosfera, trasportati da aria ed insetti, ne sono state classificate circa 700 specie, di queste 15 gruppi sono coinvolti nella preparazione del vino. Non solo perché danno inizio alla fermentazione, ma anche conferiscono particolari aromi e caratteristiche organolettiche. Quei vini che si dice "maturano sulle feccie", utilizzano i residui di lieviti fermentati, appunto le feccie. E' pertanto di importanza fondamentale la scelta dei lieviti da utilizzare nella produzione del vino. I lieviti possono essere divisi in due categorie: quelli autoctoni presenti sulla buccia degli acini e quelli selezionati che si possono acquistare da produttori specializzati. Sempre più si utilizzano i secondi in quanto tra i primi sono sempre mescolati alcuni tipi dannosi, che danno aromi cattivi o sviluppano caratteristiche negative. Per bloccarne l'azione si deve utilizzare l'anidride solforosa, alla quale i lieviti selezionati sono più resistenti. |
Se volete fare una visita a Sorsi & Sfizi, potete seguire le indicazioni sottostanti
Osteria Sorsi & Sfizi Via Valera, 40 - Pessano con Bornago Tel. 02 91471216 - 348 5700341 www.sorsiesfizi.it [email protected] FRANCIACORTA
Berlucchi ci ha deluso con il suo spumante, ma sicuramente ha costruito il miglior sito fra i tre produttori BERLUCCHI CLASSIFICAZIONE PER CONTENUTO DI ZUCCHERO
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