SAPERE E ... SARDEGNA
11 nov 2011 ristorante Edelweiss Caleppio di Settala
La Sardegna i suoi viniUna regione splendida, i suoi paesaggi lasciano senza fiato, i suoi misteri affascinano.
Enologicamente antichissima, ha subito in età media una profonda influenza spagnola, catalana in particolare. E' curioso notare che la danza tradizionale catalana si chiama "Sardana" e fu inventata proprio durante la dominazione spagnola in Sardegna. Guardate questo video. http://www.youtube.com/watch?v=slnGYnt4sXY&feature=related I viniLa Vitis Vinifera in Sardegna è da ritenersi una pianta indigena selvatica. I popoli che giunsero in Sardegna nel corso dei secoli contribuirono allo sviluppo della vite e del vino in Sardegna. Dopo le distruzioni legate alle invasioni barbariche, la viticoltura riprese vita con l'arrivo dei bizantini che introdussero il vitigno della Malvasia nelle zone di Bosa e Cagliari, inoltre introdussero normative che regolavano le produzioni vitivinicole in un'agricoltura ormai consolidata. Anche il successivo periodo Giudicale fù incentrato sull'incremento regolamentato delle produzioni e alla protezione dei vitigni autoctoni e il commercio dei vini sardi. Con la dominazione spagnola vennero introdotte le cultivar (Cannonau, Bovale, Girò, Vermentino) che con il tempo sarebbero diventate parte degli attuali vitigni autoctoni sardi. A questo periodo di forte espansione della vite e dei vini sardi nell' 800 seguirono le distruzioni legate al passaggio della filossera che decimò buona parte degli impianti viticoli della Sardegna; fù proprio allora che nacque l'azienda "Sella e Mosca" e che contribui a rifornire di barbatelle i viticoltori europei per la ricostruzione dei vigneti. In tempi recenti la superficie coltivata a vite in Sardegna ha subito una notevole riduzione. La produzione di vino in Sardegna è programmata sulla base delle direttive CEE, che tuttavia hanno permesso la produzione di vini di media e alta qualità. A fianco delle Cantine Sociali si sono sviluppate molte aziende vinicole private, molte delle quali hanno puntato sulla rivalutazione dei vitigni autoctoni e hanno dato vita a vini che competono con le migliori produzioni italiane. Non a caso, la maggior parte dei vini sardi viene venduta fuori dalla Sardegna e sopratutto all'estero. La produzione dei vini sardi è concentrata sui vini rossi di qualità, ma grazie alla spinta del Vermentino di Gallura, l'unica DOCG della regione, I vini DOC sardi Cannonau di Sardegna DOC Ottenuto con le uve del vitigno Cannonau, importato in Sardegna dalla Spagna dove è noto con il nome Alicante Monica di Cagliari DOC Con le uve del vitigno Monica, si preparano diversi tipi di vino. Dolce Naturale - Secco o Dry – ha colore rosso rubino tenue, Monica di Sardegna DOC Con le uve di Monica, tipico vitigno sardo diffuso ovunque nell’isola, e con l’eventuale aggiunta di quelle di altri vitigni a bacca bianca della regione, si ottiene questo gradevole vino dal colore rosso rubino chiaro, brillante, tendente all’amaranto con l’invecchiamento; profumo intenso, etereo, gradevole; sapore asciutto oppure amabile, sapido con caratteristico retrogusto Moscato di Cagliari DOC vino dolce Moscato di Sardegna DOC questo vino "spumante" dal colore giallo paglierino, brillante; odore aromatico, delicato, caratteristico; sapore dolce, delicato, fruttato, caratteristico di Moscato. Moscato di Sorso-Sennori DOC ha un colore giallo dorato carico; aroma caratteristico, intenso; sapore dolce, pieno, fine. Vermentino di Sardegna DOC vino dal colore che va dal bianco carta al giallo paglierino tenue, con leggeri riflessi verdolini, brillante; profumo caratteristico, delicato e gradevole; sapore secco o amabile, sapido, fresco, acidulo, con leggero retrogusto amarognolo. Vernaccia di Oristano DOC Probabilmente introdotta nel territorio di Oristano dalla Spagna, verso la fine del XIV secolo, la Vernaccia definita "di Oristano", per non confonderla con altri vitigni di Vernaccia, ha sempre fornito questo vino generoso e squisito dal colore giallo dorato ambrato; profumo delicato, alcolico, con sfumature di fior di mandorlo; sapore fino, sottile, caldo, con leggero e gradevole retrogusto di mandorle amare. Malvasia di Cagliari DOC Con le uve del vitigno Malvasia di Sardegna, Nasco di Cagliari DOC vitigno Nasco Carignano del Sulcis DOC con le uve di Carignano Giro' di Cagliari DOC Con le uve del vitigno Girò, Malvasia di Bosa DOC Mandrolisai DOC uve Bovale sardo, Cannonau e Monica, con l’eventuale aggiunta di altre uve della zona, si ottengono questi due tipi di vino:Rosso e Rosato. Nuragus Di Cagliari DOC Con le uve di Nuragus, vecchio e fertile vitigno sardo portato dagli antichi navigatori Fenici e utilizzato per ornare i "nuraghi", Sardegna Semidano DOC Vermentino di Gallura DOCG con le uve di Vermentino, si produce da tempo questo gradevole vino dal colore giallo paglierino con leggeri riflessi verdognoli; profumo sottile, intenso, delicato; sapore alcolico, morbido, con retrogusto leggermente amarognolo. Alghero DOC ,Torbato,Torbato Spumante, Sauvignon, Chardonnay, Chardonnay Spumante, Vermentino Frizzante,Sangiovese,Cagnulari o Cagniulari. Con le uve di Cabernet Franc e/o Cabernet Sauvignon e/o Carmenére si ottiene il tipo:Cabernet. Per chi fosse interessato a saperne di puù consiglio questa pagina http://www.diwinetaste.com/dwt/it2005102.php |
UN'ULTIMA CURIOSITA'
I LIEVITI
Studiando le caratteristiche dei vini della serata, confrontandole con le note dei produttori e facendo la traduzione dallo spagnolo ho notato una cosa: le parole "Lias" e "Levaduras" hanno la stessa traduzione: Lieviti. Sempre al plurale, come in italiano: il lievito (singolare) si dice per il pane, il vino matura, si affina sui lieviti (plurale).
Perchè in spagnolo si usano due parole per la stessa cosa? La differenza sta nel fatto che in un primo momento i lieviti agiscono sulla fermentazione, quando sono vivi, poi muoiono e si depositano sul fondo del contenitore dove in alcuni vini contribuiscono all'affinamento, mentre in altri vengono filtrati ed eliminati.
Per noi si chiamano sempre lieviti, in spagnolo si dice levaduras quando sono vivi, poi assumono il nome di lias.
Anche in francese si usano due termini diversi "Levures" e "Lies", come in Spagna
La qualità dei lieviti è fondamentale per la riuscita di un buon vino.
I LIEVITI
Studiando le caratteristiche dei vini della serata, confrontandole con le note dei produttori e facendo la traduzione dallo spagnolo ho notato una cosa: le parole "Lias" e "Levaduras" hanno la stessa traduzione: Lieviti. Sempre al plurale, come in italiano: il lievito (singolare) si dice per il pane, il vino matura, si affina sui lieviti (plurale).
Perchè in spagnolo si usano due parole per la stessa cosa? La differenza sta nel fatto che in un primo momento i lieviti agiscono sulla fermentazione, quando sono vivi, poi muoiono e si depositano sul fondo del contenitore dove in alcuni vini contribuiscono all'affinamento, mentre in altri vengono filtrati ed eliminati.
Per noi si chiamano sempre lieviti, in spagnolo si dice levaduras quando sono vivi, poi assumono il nome di lias.
Anche in francese si usano due termini diversi "Levures" e "Lies", come in Spagna
La qualità dei lieviti è fondamentale per la riuscita di un buon vino.