PUGLIA
1/4/2011 - IL FONTANILE - SERATA PUGLIA
Una serata dedicata alla mia terra d'origine.
Il tabacco legato in grandi fascine ed appeso a seccare negli androni delle masserie. Quando passavo sotto quelle volte mi sembrava di essere completamente isolato dal resto del mondo, nessun rumore entrava dall'esterno, il profumo del tabacco era intenso e inebriante.
I pomodori e i peperoni appesi ai muri in fasci di un rosso vivo. Si conservavano per mesi in quel clima secco.
I prodotti del forno pugliese che sono diventati famosi in tutta Italia: i taralli, il pane di Altamura, le friselle (che in Salento chiamiamo più semplicemente frise)
Il tabacco legato in grandi fascine ed appeso a seccare negli androni delle masserie. Quando passavo sotto quelle volte mi sembrava di essere completamente isolato dal resto del mondo, nessun rumore entrava dall'esterno, il profumo del tabacco era intenso e inebriante.
I pomodori e i peperoni appesi ai muri in fasci di un rosso vivo. Si conservavano per mesi in quel clima secco.
I prodotti del forno pugliese che sono diventati famosi in tutta Italia: i taralli, il pane di Altamura, le friselle (che in Salento chiamiamo più semplicemente frise)
I temiL'ENOLOGIA PUGLIESE - La regione al primo posto in Italia per produzione vinicola complessiva, con un'antica storia molto controversa, che negli ultimi anni sta facendo passi da gigante nella direzione di una sempre più alta qualità.
IL VINO ROSATO La storia dei rosati pugliesi è però molto antica. I primi colonizzatori greci usavano mettere i grappoli da pigiare dentro dei sacchi, in modo che la pigiatura non fosse troppo violenta e il contatto con le bucce fosse limitato, il sacco iniziava a "lacrimare", da qui il nome di questa tecnica. Successivamente in epoca romana la "lacrima" era prodotta dal peso stesso delle uve prima della pigiatura, quel liquido veniva raccolto a parte ed era considerato la parte migliore del vino. Infine questa "pigiatura morbida" veniva realizzata da donne e fanciulli, che non avevano i piedi così duri e callosi come i contadini dell'epoca. Ricordo che vedevo i miei zii andare nei campi a piedi nudi ed io stesso quando arrivavo a Lucugnano circolavo per le strade del paese senza scarpe. Eravamo alla fine degli anni cinquanta. Se vorrete cercare foto di quell'epoca vedrete spesso uomini con vestito scuro e cappello a piedi nudi. IL PRIMITIVO - La storia del primitivo di Manduria si confonde con quella di Giovanni Soloperto, un pioniere, leggete la sua storia nella scheda del primitivo di Manduria
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